La Formica di Fuoco, una delle specie aliene più invasive al mondo, ha fatto il suo debutto in Europa, scatenando un allarme in Sicilia. In un porticciolo nella provincia di Siracusa, sono stati individuati ben 88 nidi di questa specie, il primo avvistamento ufficiale nel continente europeo. La notizia è stata riportata sulla rivista Current Biology, mettendo in evidenza le potenziali conseguenze di questa invasione.
Questa formica, originaria del Sud America, è nota per la sua capacità di diffondersi rapidamente e causare significativi danni agli ecosistemi, all’agricoltura e alla salute umana. Già nel 2017, in Australia, esperti governativi avevano segnalato gravi danni causati da una proliferazione incontrollata di queste formiche.
Il team di ricerca guidato da Roger Vila e Mattia Menchetti, dell’Institut de Biologia Evolutiva, ha scoperto l’invasione in Sicilia dopo aver ricevuto segnalazioni da persone punte da queste formiche. Sono stati trovati 88 nidi su un’area di 4,7 ettari, con ogni nido che ospitava migliaia di formiche operaie. Queste formiche, socialmente organizzate come le api, possono riprodursi in modo estremamente rapido.
Le punture di queste formiche sono notoriamente dolorose e possono portare a reazioni allergiche gravi, perfino allo choc anafilattico. La loro presenza non minaccia solo la salute umana ma anche le infrastrutture elettriche, le comunicazioni e l’agricoltura.
Secondo i modelli ecologici dello studio, il 7% del continente europeo e il 50% delle città europee potrebbero fornire le condizioni adatte per la diffusione della Formica di Fuoco. Questo è particolarmente preoccupante nelle grandi città costiere, che sono centri commerciali altamente interconnessi e potrebbero favorire una diffusione ancora più veloce.
Oltre ai problemi per gli esseri umani, queste formiche rappresentano una minaccia per gli ecosistemi naturali, poiché sono predatori generalisti che possono causare una riduzione della diversità di invertebrati e piccoli vertebrati.
La Regione Sicilia sta pianificando un programma di eradicazione e monitoraggio di questa specie invasiva, con il team di ricerca pronto a svolgere un ruolo di consulenza scientifica. La partecipazione dei cittadini nella segnalazione di possibili presenze di Formiche di Fuoco potrebbe essere fondamentale per contenere la diffusione.
Data la capacità di dispersione di questa specie invasiva e la possibilità di altri focolai ancora sconosciuti, i ricercatori raccomandano un monitoraggio più ampio a livello geografico per affrontare questa minaccia crescente alla biodiversità.
