L’ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento è al centro di un’inchiesta dopo la morte di un uomo di 64 anni, avvenuta il 16 marzo scorso. Il decesso, secondo la moglie del paziente, sarebbe stato causato da un errore durante l’inserimento di un sondino toracico. La Procura della Repubblica di Agrigento ha avviato un’indagine per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati un medico dell’ospedale coinvolto nella vicenda.
Secondo la denuncia della moglie, il marito, affetto da leucemia mieloide cronica, sarebbe stato oggetto di gravi negligenze durante la sua permanenza in ospedale. La donna ha sottolineato che il paziente è rimasto per 24 ore senza alcuna cura, e solo dopo le sue insistenze è stato trasferito all’ambulatorio di medicina generale, dove una tac avrebbe evidenziato la presenza di liquido toracico.
La moglie del defunto sostiene che il sondino toracico gli sarebbe stato inserito senza anestesia e in modo errato, causando una fuoriuscita di liquido che è stata confermata da una successiva tac, la quale ha rivelato la presenza di un ematoma. Nonostante le richieste della famiglia, il paziente non è stato trasferito in un ospedale di Palermo, precedentemente allertato.
L’avvocato della famiglia ha smentito qualsiasi comportamento minaccioso da parte dei familiari verso il personale medico, evidenziando il loro unico desiderio di comprendere le cause della morte del loro caro.
L’indagine ora mira a fare luce sull’accaduto, con l’autopsia ordinata dal pubblico ministero Gaspare Bentivegna. Gli inquirenti stanno valutando tutte le prove disponibili per determinare se vi siano stati errori medici che abbiano contribuito alla tragica fine del paziente.
