Lo spot di Esselunga, “La Pesca”, ha catturato l’attenzione sui social media, diventando un trend topic nei giorni scorsi. La storia semplice di una famiglia divisa ha suscitato reazioni contrastanti.
Da una parte, ci sono coloro che hanno apprezzato la rappresentazione contemporanea di una famiglia italiana che affronta la separazione, interpretando il film come un ritratto malinconico e attuale. Dall’altra parte, c’è chi ha criticato lo spot, vedendovi uno stereotipo che richiama al bisogno di un nucleo familiare tradizionale e unito.
Questa diversità di percezioni riflette le esperienze personali di ognuno di noi. Le esperienze durante la crescita influenzano le nostre emozioni e la nostra sensibilità, plasmando il nostro modo di vedere il mondo.
Lo spot mette in scena un bambino che, pur vivendo passivamente una separazione genitoriale, cerca di riunire le due persone più importanti della sua vita attraverso gesti che esprimono amore e unità. Tuttavia, c’è anche chi vede il bambino come una vittima di instabilità emotive e psicologiche.
Esselunga si presenta come un luogo che accoglie e accompagna ogni diversa storia. In questo spot, il supermercato non risolve la situazione, ma offre uno spazio dove le persone possono esprimere le proprie emozioni.
In definitiva, lo spot di Esselunga non promuove un certo tipo di famiglia, ma celebra le emozioni spontanee e autentiche che accomunano tutti noi, indipendentemente dalle dinamiche familiari che viviamo.
