Il Comune di Rosolini ha recentemente assegnato il contratto triennale per il servizio di mensa scolastica nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta Grande Ristorazione Srl, con sede a Siracusa, che ha presentato un’offerta economica con uno sconto dello 0,5%. Tuttavia, questa riduzione apparentemente modesta non sarà sufficiente a evitare un aumento dei costi per i genitori.
La “Grande Ristorazione Srl” ha presentato un’offerta economica, aggiudicandosi il contratto dal mese di ottobre 2023 fino a maggio 2026. L’aggiudicazione è ancora in fase “provvisoria” in attesa delle verifiche necessarie.
Il costo totale del servizio per il triennio è stato ridotto a circa 705.335 euro, grazie allo sconto dello 0,5% offerto dalla ditta. Tuttavia, l’importo di base dell’appalto era di 714.225 euro, con una parte non soggetta a sconto di 5.346,00 euro. Inoltre, Grande Ristorazione Srl dovrà pagare un canone di locazione di 1.800 euro al mese al Comune di Rosolini per l’uso delle cucine dell’Istituto S. Alessandra.
Un vantaggio evidente di questa aggiudicazione è l’opportunità di preparare pasti caldi direttamente nelle cucine della scuola, il che rappresenta un miglioramento significativo rispetto alle pratiche passate. Tuttavia, il prezzo del ticket per il servizio di mensa scolastica subirà un aumento rispetto all’anno precedente. Con l’azienda precedente, Scamar, il costo del ticket era di 4 euro più IVA per le scuole elementari e 3,70 euro più IVA per l’infanzia. La gara d’appalto era rimasta deserta per mesi a causa del ritenuto “troppo basso” costo del ticket.
Nel nuovo contratto, il Comune di Rosolini ha quindi aumentato il costo del ticket a base d’asta a 4,32 euro più IVA per la scuola primaria e 3,84 euro più IVA per l’infanzia, portando i costi complessivi a circa 4,50 euro per la primaria e 4 euro per l’infanzia. L’effetto dello sconto dello 0,5% offerto da Grande Ristorazione (equivalente a circa due centesimi) non dovrebbe quindi avere un impatto significativo sui costi complessivi.
Si prevede anche che siano disponibili pasti gratuiti per le famiglie meno abbienti, anche se il numero di pasti giornalieri offerti in questa modalità rimane ancora da quantificare.