Il Procuratore generale di Milano, Cuno Tarfusser, ha presentato un’istanza per la revisione del processo che ha portato alla condanna all’ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba. Il magistrato, in una dettagliata istanza di 58 pagine, mette in discussione l’intero impianto accusatorio e presenta nuove prove che mettono in dubbio la colpevolezza dei due imputati.
Tra le novità presentate dal procuratore, vi è la mancata valutazione dell’idoneità a rendere testimonianza da parte del sopravvissuto alla strage di Erba, Mario Frigerio, deceduto nel frattempo. Le intercettazioni ambientali effettuate durante la sua degenza ospedaliera dimostrerebbero la presenza di disfunzioni cognitive che lo renderebbero inidoneo a rendere testimonianza.
Inoltre, il procuratore sottolinea che i dati clinici acquisiti dopo il 2010 dimostrano che Frigerio sviluppò una disfunzione cognitiva a seguito dell’aggressione, che lo renderebbe incapace di fornire una valida testimonianza. Queste nuove prove porterebbero alla conclusione che Frigerio fu progressivamente indotto ad aderire a suggerimenti che determinarono l’installazione di una falsa memoria circa la corrispondenza fra l’aggressore sconosciuto e Olindo Romano.
Infine, Tarfusser smonta una a una le prove cardine che hanno portato alla condanna di Romano e Bazzi: il riconoscimento degli imputati da parte di Frigerio, le confessioni dei coniugi e la macchia di sangue trovata sull’auto di Olindo appartenente a Cherubini. Il procuratore definisce il contesto in cui sono state ottenute queste prove come “malato” e presenta nuove prove che dimostrano l’invalidità di queste prove.
In sintesi, l’istanza di revisione del processo presentata dal procuratore generale di Milano mette in discussione l’intero impianto accusatorio e presenta nuove prove che mettono in dubbio la colpevolezza di Olindo Romano e Rosa Bazzi per la strage di Erba. La richiesta di revisione del processo dovrà essere valutata dalle autorità competenti.
