Assolto da un processo penale, un uomo di 86 anni poiché gli si imputava di aver fatto mancare i mezzi di sussistenza alla giovane moglie.
Dopo la morte della prima moglie l’ uomo era stato convinto a sposarsi con un’altra donna più giovane.
La giovane poco dopo il matrimonio è stata denunciata invece dall’ uomo perché lo aveva minacciato chiedendo di avere tutta la pensione.
Ciò dimostrava e faceva pensare al pozzallese che la donna avrebbe avuto più un interesse economico che sentimentale nel sposarlo.
Tutto ciò è stato confermato durante l’ istruttoria dibattimentale, anche dal dottor Giuseppe Asaro, medico psichiatra già in servizio presso il Dipartimento di igiene mentale dell’A.S.P. di Ragusa, il quale ha confermato insieme al figlio lo stato di depressione in cui si trovava l’ uomo nel momento in cui ha firmato il matrimonio,
– afferma l’avvocato Savarese
“Lo stato confusionale in cui versava , non ha consentito al mio assistito di comprendere l’ importanza del gesto che stava compiendo sposandosi nuovamente. Si tratta di una persona anziana che ha sofferto molto per la perdita della prima moglie con cui aveva vissuto per 48 anni. Del resto l’ altro processo in cui il signor C. si è costituito parte civile, ha consentito di provare la trappola in cui era caduto il mio assistito che adesso vuole solo dimenticare questa brutta storia”
Per questo motivo il giudice unico del Tribunale di Ragusa, Gemma Occhipinti, ha assolto con formula piena l’ imputato. Anche il pubblico ministero, Concetta Vindigni, ha chiesto l’assoluzione dell’anziano pozzallese per mancanza di prove “perchè il fatto non sussiste”.
