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ARRESTATO IL SINDACO DI PRIOLO GARGALLO PER DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Il personale della Squadra Mobile e del Commissariato di PS di Priolo
Gargallo, collaborati dal Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Siracusa, ha
eseguito l’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa
dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa su richiesta della locale Procura, che coordina le
indagini, avviate dal Dr. Sergio Leo che in quel periodo era il dirigente del
Commissariato, nei confronti del Sindaco di Priolo Gargallo per delitti contro la
Pubblica Amministrazione.
Ed invero, secondo quanto emerso nel corso delle indagini preliminari, il primo
cittadino si è reso responsabile dei delitti di istigazione alla corruzione, tentata
concussione, concussione, falsità materiale ed ideologica in atti pubblici. Per alcuni
dei reati contestati, il predetto avrebbe agito in concorso con soggetti concorrenti, sia
privati sia pubblici ufficiali, per i quali si è proceduto al deferimento in stato di
libertà.
Nello specifico, avrebbe intimato a imprenditori locali, abusando delle propria
posizione di vertice dell’amministrazione comunale, la dazione di ingenti somme di
denaro a società da lui indicate, al fine di favorire imprese compiacenti nell’ambito
delle gare di appalto, secondo la formula del partenariato pubblico – privato,
garantendo alle stesse un diritto di prelazione rispetto alle altre società concorrenti.
Analoghe pressioni illegittime sono state poste in essere dal GIANNI per agevolare
l’assunzione di persone presso aziende leader del polo industriale siracusano. Dalle

intercettazioni, è emerso che il Sindaco, nel corso di colloqui con alcuni dirigenti
dell’area industriale, minacciava l’effettuazione di penetranti controlli e verifiche,
nell’esercizio delle competenze attribuite al Comune nel settore ambientale, nonché
l’irrogazione di sanzioni pecuniarie alle aziende che gli stessi rappresentavano,
qualora non avessero assecondato le sue richieste.
L’attività di interferenza del Sindaco è stata riscontrata anche nello stesso ambito
comunale, rispetto alla libertà di autodeterminazione dei funzionari dell’ente politico
in argomento.
In particolare, il Sindaco avrebbe imposto al dirigente di settore l’accoglimento di
un’istanza volta a ottenere il patrocinio di una manifestazione pubblica nonché un
contributo economico per l’organizzazione della stessa, incidendo sulla sfera
decisionale del funzionario. Analoga condotta sarebbe stata posta in essere nei
confronti di un altro dirigente comunale, al fine di imporgli la revoca in autotutela di
un provvedimento con effetti sfavorevoli rispetto alla pratica relativa ad un lido
balneare sul litorale priolese.
E ancora, avrebbe disposto l’annullamento di sanzioni al codice della strada, elevate a
privati che hanno richiesto un suo intervento, alterando il contenuto dei verbali, in
concorso con personale del Comando della Polizia municipale di Priolo.
L’esecuzione della misura è avvenuta questa mattina e, in tale contesto, sono state
svolte delle perquisizioni presso l’abitazione dell’indagato e degli uffici comunali
nella sua disponibilità, con la collaborazione di militari del nucleo PEF della Guardia
di Finanza.

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