I casi di positività sarebbero stati individuati a fine maggio, comunicati al ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e alla Regione. Si tratta di dieci migranti, provenienti dal Bangladesh e sbarcati a Lampedusa che sarebbero risultati positivi all’incrocio tra la variante indiana e quella inglese. I profughi sono tutti asintomatici e in isolamento su una nave quarantena. La procedura prevede, infatti, che tutti i migranti che sbarcano vengono sottoposti a tamponi, prima di essere trasferiti sulle navi quarantena e poi sulla terraferma.
In Italia la circolazione della variante Delta è al momento molto limitata, la sua diffusione è stimata sotto l’1%, tuttavia cresce l’allerta a causa della sua alta trasmissibilità (circa sei volte più della media) e nuovi casi si stanno registrando in varie Regioni.
L’attenzione è massima, ma la buona notizia è che i vaccini sembrerebbero funzionare. Dopo due dosi di AstraZeneca o Pfizer si riducono notevolmente i rischi di infezione e ricovero legati a tale mutazione.